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La cultura

La cultura è uno degli elementi che identificano maggiormente un quartiere. L'identità del nostro quartiere, tradizionalmente proletario e contadino, ha vissuto negli ultimi anni una notevole mutazione a causa principalmente di due grandi fenomeni. L'immigrazione ha portato nel quartiere molti cittadini di altre etnie, religioni, tradizioni. Questo credo sia una grande risorsa in termini di varietà culturale. In secondo luogo negli ultimi anni l'aumento dei prezzi delle case unito ai bassi tassi di interesse ha determinato molti trasferimenti nel quartiere. Professionisti, giovani coppie e studenti che abitavano a Roma si sono trasferiti ad Acilia modificando la caratteristica demografica del quartiere, un tempo esclusivamente composta da nuclei familiari tradizionali, proletarie monoreddito, a favore di una maggiore apertura alla diversità e alla cultura. Una delle conseguenze di questi trasferimenti è l'aumento del prezzo degli affitti e della vendita degli appartamenti. Le dinamiche descritte, purtroppo, non sono state accompagnate da una parallela attenzione alla cultura. Nel quartiere non c'è nessun cinema, nessun teatro, nessuna libreria degna di questo nome, nessuno spazio espositivo aperto a mostre. L'offerta si limita ad una biblioteca comunale che l'amministrazione ha propagandato come "la rinascita della cultura ad Acilia"... I potenziali poli di aggregazione sociale sono in condizioni critiche. A ben vedere si tratta di luoghi in cui incontrarsi, parlare, partecipare alla vita del quartiere risulta faticoso, se non impossibile, per via di traffico, degrado, assenza di panchine o simili. Tra le timide iniziative che tentano di arginare queste lacune vorrei citare un'associazione culturale chiamata "Assenzio", la cui sede è in via Bonichi e che si prefigge di agevolare l'incontro e il dibattito intorno ai temi dell'arte e della cultura. Un'iniziativa lodevole, ma che risulta decisamente troppo isolata. Per il resto, la vita del quartiere si svolge nei negozi e nei supermercati, tra i quali ci si sposta su macchine sempre più ingombranti (e inquinanti) girando a vuoto per trovare un parcheggio. E' molto difficile che attecchisca un nuovo modo di vivere il quartiere se non si dà spazio alle persone e al loro modo di manifestarsi.

(articolo a cura di Seu)



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