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L'educazione

Il miglioramento di un quartiere è un dovere delle istituzioni preposte al governo del territorio, soprattutto Comune e Municipio di riferimento. Hanno ragione, perciò, tutti quelli che si rivolgono a tali interlocutori per chiedere ragione di tutte le politiche da attuare per una corretta organizzazione dei servizi e per un'efficiente allocazione delle risorse finanziarie correnti e future (investimenti). Tuttavia, sappiamo bene che l'educazione e il senso civico degli abitanti possono influire molto sulla vivibilità di un quartiere. Acilia senza dubbio non è peggiore di altre aree urbane, ma per ovvi motivi in questa sede ci soffermiamo sul nostro quartiere. Troppo spesso capita di assistere alla trasgressione disinvolta di semplici regole di convivenza. Macchine parcheggiate nel modo più disordinato, rifiuti buttati ovunque, circolazione con il motorino dentro i parchi, affissione abusiva di cartelli pubblicitari. Questi comportamenti, che certamente non possono essere imputati alle istituzioni, rischiano di vanificare gli sforzi (spesso timidi) rivolti al miglioramento del quartiere ed aumentano il degrado innescando un circolo vizioso: in presenza di un area già degradata, i comportamenti incivili aumentano. Per fare un esempio è molto più probabile che un pacchetto vuoto di sigarette venga gettato in un marciapiede già lordo di carta, volantini, lattine vuote, che ai bordi di un marciapiede pulito. Nelle zone verdi del quartiere il problema assume particolare gravità sconfinando nella pericolosità. Di fronte a tutto ciò un comitato può fare poco, ma ha comunque il dovere di utilizzare i propri mezzi per sensibilizzare prima i propri membri e poi i concittadini con una precisa opera di comunicazione ed al limite anche una forma di "pubblicità virtuosa". Non basta chiedere l'intervento dei vigili, dei pompieri, dei netturbini. Bisogna anche tutelare l'opera di questi ultimi con comportamenti civili. Il comitato vuole perseguire un atteggiamento etico nella convinzione che la protesta fine a se stessa non ha mai prodotto risultati di rilievo. Un cittadino consapevole sa quali sono i propri diritti e non esita a chiederne a gran voce il rispetto, ma deve anche mostrare di conoscere i propri doveri.

(articolo a cura di Seu)



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